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626 school nasce il laboratorio sardo per la sicurezza alimentare

In Sardegna nasce una struttura destinata a ridefinire gli standard della sicurezza alimentare a livello regionale e nazionale. Non si tratta di un nuovo corso o di una semplice iniziativa formativa. Con la creazione del Laboratorio Sardo per la Sicurezza Alimentare, 626 School compie un salto quantico nel proprio percorso di crescita e innovazione.

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Un progetto ambizioso, pensato per essere un punto di riferimento solido e strutturato per imprese agroalimentari, consulenti della sicurezza, enti pubblici e formatori, che trovano oggi una nuova casa in un luogo progettato per creare cultura, fare ricerca e costruire competenze.

Chi opera nel settore della sicurezza lo sa: il contesto evolve rapidamente. L’entrata in vigore di normative più stringenti, l’attenzione crescente del consumatore alla filiera produttiva e l’obbligo di garantire qualità e trasparenza richiedono un cambio di passo. È esattamente in questa direzione che guarda 626 School.

Chi c’è dietro il progetto: il profilo di 626 school

Fondata con l’obiettivo di innalzare il livello della formazione professionale in ambito sicurezza, 626 School è oggi riconosciuta per la sua capacità di fondere teoria, pratica e visione strategica. Negli ultimi anni ha consolidato il proprio ruolo come motore di innovazione formativa, ampliando l’offerta e anticipando le necessità di aziende e professionisti.

Il team di 626 School è composto da docenti, tecnici e consulenti che conoscono a fondo il territorio e i bisogni specifici delle realtà produttive locali. Un elemento distintivo che ha contribuito al successo dell’ente, ora pronto a un’espansione di portata sistemica.

Il Laboratorio Sardo per la Sicurezza Alimentare rappresenta una naturale evoluzione di questo percorso. Ma soprattutto, segna un netto cambio di paradigma: dalla formazione tradizionale a un modello di ecosistema integrato, in cui la conoscenza viene co-prodotta, testata e condivisa.

Perché non è un semplice servizio: il significato di “salto quantico”

Chiamarlo “servizio” sarebbe riduttivo. Il Laboratorio non si aggiunge all’offerta già esistente: la trasforma. In termini scientifici, un salto quantico è un passaggio da uno stato all’altro senza intermedi. È ciò che 626 School ha scelto di fare con questo progetto: superare gradualmente non bastava più. Serviva un gesto netto, deciso, quasi rivoluzionario.

Il Laboratorio non offre “cose in più”. Offre un altro modo di fare sicurezza alimentare, basato su contaminazione positiva tra saperi, pratiche e attori diversi. Ricerca, formazione, consulenza e sperimentazione convivono in un unico spazio progettuale.

È una presa di posizione chiara nel mercato: non basta seguire le normative, occorre interpretarle, anticiparle, e trasformarle in leve di qualità e competitività.

Cosa cambia per le aziende del settore agroalimentare in Sardegna

Per un imprenditore del settore agroalimentare, oggi più che mai, la sicurezza alimentare è un asset strategico, non solo un obbligo normativo. Il Laboratorio Sardo per la Sicurezza Alimentare nasce proprio per rispondere in modo concreto alle esigenze di chi produce, trasforma, distribuisce o certifica alimenti.

Grazie a questa nuova realtà, le aziende potranno:

  • accedere a percorsi formativi mirati e altamente specializzati, costruiti su misura per il contesto sardo

  • ricevere supporto consulenziale di alto profilo, aggiornato e multidisciplinare

  • partecipare a progetti di ricerca e sperimentazione, anche in collaborazione con università ed enti pubblici

  • costruire reti virtuose di collaborazione, condividendo esperienze e soluzioni con altri attori del comparto

Non si tratta solo di migliorare la compliance, ma di accrescere il valore del prodotto e la fiducia del consumatore. Oggi, la reputazione aziendale passa anche attraverso il modo in cui si gestisce la sicurezza.

Un ecosistema interconnesso: il laboratorio come hub regionale

La forza di questo progetto sta nella sua visione sistemica. Il Laboratorio non è un’unità isolata, ma si propone come hub per la sicurezza alimentare in Sardegna. Un luogo fisico e concettuale in cui far convergere enti pubblici, imprese, consulenti, formatori, istituti di ricerca e consumatori.

Il termine chiave è interconnessione. La sicurezza alimentare non può più essere affrontata in modo settoriale. È un tema trasversale, che riguarda produzione, logistica, comunicazione, educazione e governance.

626 School ha deciso di assumere un ruolo guida in questa rete, facilitando il dialogo tra attori diversi e promuovendo progetti condivisi. Il Laboratorio è anche uno spazio di partecipazione, dove le aziende possono contribuire direttamente all’elaborazione di buone pratiche e soluzioni innovative.

Formazione, ricerca, consulenza: tre anime, un’unica visione

Il Laboratorio Sardo per la Sicurezza Alimentare si fonda su tre pilastri principali, che convivono in maniera sinergica:

Formazione: corsi specialistici, aggiornamenti normativi, workshop pratici, moduli personalizzati. La formazione diventa strumento di empowerment per aziende e professionisti.

Ricerca: collaborazione con università, laboratori e centri di analisi per sperimentare nuovi approcci, valutare soluzioni tecnologiche e produrre dati utili a orientare le scelte.

Consulenza: affiancamento operativo alle imprese per sviluppare sistemi di gestione, certificazioni, audit interni e strategie preventive.

Queste tre dimensioni si alimentano a vicenda. Chi partecipa a un corso può accedere alla ricerca. Chi riceve consulenza può diventare partner in un progetto pilota. La flessibilità e l’integrazione sono la chiave del modello proposto da 626 School.

La Sardegna come avanguardia nazionale sulla sicurezza alimentare

Perché tutto questo nasce in Sardegna? Perché proprio qui esistono condizioni favorevoli: un patrimonio agroalimentare di grande valore, una crescente sensibilità imprenditoriale, una rete di professionisti competenti e un bisogno diffuso di strumenti nuovi.

Con il Laboratorio, 626 School ambisce a trasformare la Sardegna in modello replicabile per altre regioni italiane. Un modello in cui la sicurezza alimentare non è solo adempimento, ma identità territoriale, cultura d’impresa e valore economico.

È anche un messaggio politico: non serve aspettare interventi calati dall’alto. Il cambiamento può partire dal basso, da chi conosce i bisogni reali e sa costruire risposte concrete. In questo senso, il Laboratorio è un atto di responsabilità, ma anche di leadership.

La sfida alla concorrenza: trasparenza, rigore e innovazione

Il posizionamento di 626 School è ora più netto che mai. Il Laboratorio rappresenta anche una sfida aperta alla concorrenza: chi lavora nel campo della sicurezza alimentare è chiamato a ripensare approcci, strumenti e linguaggi.

Non è più sufficiente “essere aggiornati”. Serve visione strategica, capacità di fare rete, trasparenza nelle metodologie e rigore nell’applicazione delle norme. Serve, soprattutto, coraggio di innovare.

626 School alza l’asticella e invita gli altri a fare lo stesso. Non per creare distanze, ma per generare emulazione positiva. In un settore dove la qualità si misura anche in etica, il Laboratorio diventa uno spazio di confronto reale, non di marketing.

Le prime iniziative in campo e i prossimi step

Il Laboratorio Sardo per la Sicurezza Alimentare non è solo un annuncio. È già operativo, con una serie di iniziative avviate sul territorio. Tra queste:

  • l’attivazione dei primi corsi pilota per consulenti per la sicurezza alimentare

  • la collaborazione con produttori locali per l’analisi dei rischi e l’ottimizzazione delle procedure HACCP

  • l’organizzazione di eventi formativi aperti anche al pubblico, per diffondere la cultura della sicurezza

  • I prossimi mesi vedranno l’espansione delle attività, l’allargamento della rete di partner e l’attivazione di nuovi percorsi dedicati a filiere specifiche (lattiero-casearia, ortofrutta, conserve artigianali).

Conclusioni: il futuro della sicurezza alimentare passa da qui

Il messaggio è chiaro: la sicurezza alimentare in Sardegna non sarà più la stessa. Con il Laboratorio Sardo per la Sicurezza Alimentare, 626 School ha compiuto una mossa che segna il passo. Non è un’operazione commerciale. È una dichiarazione di intenti. È la dimostrazione che si può fare formazione in modo diverso, più utile, più coraggioso, più efficace.

Per le imprese, è l’occasione di salire a bordo di un progetto strategico. Per i consulenti, è un invito ad aggiornarsi, confrontarsi e crescere. Per la concorrenza, è uno stimolo ad alzare il livello. Per tutti, è una chiamata alla responsabilità.

Il Laboratorio è partito. Ora tocca agli attori del settore decidere se restare fermi o partecipare alla trasformazione.

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